Mentre Antonio Bucci con il suo 16' 18" nei cinque mila a Pescara ci onorava della sua prestazione, nel percorso predisposto sulle sponde del fiume Pescara con l'attraversamento della pista pedonale fantastica, attraverso i bagni Borbonici ancora esistenti, per fortuna, sotto le rampe stradali dell'inciviltà avanzata, Calcaterra, il tassista romano che tutti i ranner conoscono, Jonathan Ciavattella il risorto campione del Triathlon che ho riportato a risplendere per la nazionale italiana e per la corsa, insieme al mio attuale Ahmed, hanno fatto felice me, ma, soprattutto, il grande Santo Don Orione!
Un miracolo , Lui lo ha fatto e a pochi di noi è dovuto saperlo!
Don Orione ,il vero mediatore, ha mobilitato le sue pedine, Marcello Pulsone, il terapista dott. Spagnolo e mia moglie D'Ascanio Rita tre dipendenti dell'Istituto terapeutico del Don Orione stesso, per la guarigione del piede di Ahamed che , benché credente del solo nostro unico Dio ed al suo profeta Maometto, ha notato piangendo di gioia, che la guarigione del piede, tumefatto per un incidente corso in Marocco, non gli sta dando più fastidio e gli sta facendo scoprire la sua grande passione per la corsa, grazie soprattuto a Nino Spagnolo il terapista dipendente dell'Istituto .
Ora, l'atleta, muratore per necessità di sopravvivenza per sé e per il sostentamento della propria famiglia, fa appello a tutti i miei amici dell'Atletica 2000 Pescara, affinché lui possa coronare il suo sogno, così come Gherruge, Muaziz ed Ahawità, suoi connazionali più fortunati , poter salire sul podio di New York e riportare speranza alla sua numerosa famiglia marocchina che lo sta aspettando!
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