giovedì 22 aprile 2010

Incontro di allenamento tra master e loro chiacchiere

Oggi,per grazia ricevuta, ho un motorino a disposizione per uscire e scollinare presso il parco dannunziano.
Il sole e il clima mite mi consente di fare ( lu giuvanotte!).
Arrivo a destinazione e deposito, in un localino di sgombro , gli indumenti di ricambio, perché è proibito  andare allo stadio di mattina.
Il canone pagato fino alla fine di aprile, per un regolamento ,non so da chi è stato  fatto , vale   soltanto per il pomeriggio e fino alle 19,00  ( chi lavora si deve arrangiare in mezzo alla strada).
A raggiungermi ha pensato Peppino , un ottocentista da 2'00 degli anni 50, (e scus' se è poch') padre di Berardino, attuale vice Sindaco.
Si stabilisce così l'incontro tra due master e la condivisione di un allenamento che parte dal parco , si attraversa il ponte pedonale e col giro di boa della rotonda di piazza Duca si ritorna in dietro,;il tutto per 10 km.
Nasce, così ,un dialogo e nonostante il fartlek (allegro), implicasse  alcune  variazione sui ritmi ,dimostriamo di stare abbastanza lucidi.
Fin qui sembra, a chi legge, una cosa normale, ma se consideriamo che tutte e due siamo reduci di un simile intervento angioplastico la cosa cambia aspetto e sentite come si svolge il tutto:.
"Peppi' cuma  ste' , lu cilendre'funziona?" , (-sce' funziona!!!! e coma funzion'!!!! chiuttost' famm' l'iscrizione per la gara dell'olimpico de le Master , ca ie voglio fare l' 1.500 m., e tu, ' com' te la passi?- )" par' ca va , domenica scorsa sono andato a Milano?" (- a fa cosa?-) " coma ie' Peppi' che ne' le se'scurdate'?"(- e tu non mi dici mai niente?- " ) ma  n ti arraia' eh!!!! , e mo, che mi sti a parla pizzuto'?  ... so ito a Milanooo! a fare la maratonaa!!!! e ci so messe 4h 12'(- ngul' ch' te se bummat' ma ni stiv' male?- )"sce', infatti  moim' ( mia moglie) n' m'  voleva farci andare?, e ie' ci so it! ma tutt   a post' !!, però, mi so cuntrullat' nonostante il freddo!".
Dopo un po' di variazioni , soddisfatti della giornata e dei saluti di coetanei ,nostri amici pensionati , tutti riversi alla riviera a uarda ', ho improvvisato un discorso in virtù del fatto che tutti quelli che ci salutavano erano un po'perplessi; chi sapeva dei nostri interventi al cuore , forse  ci vedevano troppo sorridenti e col fare  i giovanotti traballanti, e, a questo punto, mi viene spontaneo fare un po' di ironia!.
"Peppi' , non senti i  saluti???, sono coetanei ,un po' stravolti nel vederci correre, ma tu come ti senti, mo'immagina se tra noi due, uno solo si ritrovava a correre... e ,se tra noi due , uno qualsiasi , avesse visto correre l'amico  superstite dall'alto?
IO ,penso , peppi', sia normale dire: (Ma guarda un po' cullu'. sta ancora a correre, mentre io quassu', sto in lista d'attesa ad aspettare un destino che non so' qual'è!, ) beat a  cussù che po' corr' ancora ! mentr' iee' mi sting a preoccupa' a do mi mett n '!.)
Dopo tutto questo discorso, notando che Peppino mi ascoltava, continuavo fino a quando lui,  fissandomi lo sguardo ,con piacevole ironia,mi apostrofo' le seguenti frasi:
"Be ! gradevole la cosa che hai detto,anche se non mi diverte , e ,pero',considerando che l'intervento l'ho fatto dopo di te, nonostante sono più grande di età, forse è più sicuro che quella persona in lista di attesa potresti  essere più tu anziché io, non ti pare?"
Scoppiamo di risate , la storiella ci ha stimolati l'umore e così il fartlek volge al termine in allegra conversazione e con gradevole ed  ironica conclusione!

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è ora di correre

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