martedì 2 marzo 2010

Roma Ostia del 28 febbraio 2010




























lunedì 1 marzo 2010       a cura di Ricci Mario ad Enzo Melatti


La Roma - Ostia e il mio nuovo P.B.

La mia mezza.
Dire che è stata una bella avventura forse è limitativo.
E’ stata una gara tranquilla e ragionata, corsa con la consapevolezza di affrontarla così come l’avevo programmata, senza lasciare nessuno spazio all’improvvisazione.
L’avventura è cominciata sabato mattina quando ho incontrato il gruppo, che era composto da Enzo, spesso protagonista dei miei post, dalla sua simpatica moglie Rita, dal fantasmagorico Carmine Campitelli, dall’esplosivo Antonio Bucci e, dall’ancora per poco scapolo, Mirko Di Staso.
Dopo qualche peripezia nel dedalo delle strade di Roma, siamo arrivati al ritiro dei pettorali. E’ sempre bello vivere l’atmosfera che si respira in queste occasioni. La tensione della vigilia era palpabile e traspariva dai volti dei runner. Li vedevi (presi come i bambini attorno al vasetto della marmellata) affascinati dall’abbigliamento ultimo grido, dagli integratori, dalle scarpe, stracarichi di depliant che annunciavano gare esotiche ed affascinanti.
Arrivati in albergo ci rendiamo conto di quant’era bello. Proprio una bella struttura completa di ogni comfort… Verso le 17 usciamo per una sgambatina rilassante di una mezzoretta attorno al laghetto dell’Eur. Dopo una veloce doccia, pizza e birra! Nel tornare nella hall dell’albergo mi accorgo che seduto al centro della sala, attorniato da quattro persone c’era J-AX, che con la sua inconfondibile voce intratteneva i presenti.
Ho avuto forte lo stimolo di andargli davanti e cantare “♪ Ohi Mariaaaaaa ♪ “. Poco dopo, tutti a nanna. Al risveglio, sbirciando fuori dalla tapparella ci siamo accorti che fuori c’era vento, e che vento! Fatta un’abbondante colazione ci siamo preparati e ci siamo tuffati nel mare dei runners che già affollavano la zona della partenza. Salutati tutti gli amici, siamo rimasti soli io e Mirko perché inquadrati nella stessa griglia di partenza (la quarta). Dopo qualche minuto di fila per entrarvi, riusciamo a guadagnare una buona posizione nella parte davanti. Finalmente, alle 9.35 circa partiamo! Auguro un “in bocca al lupo” a Mirko e parto. Sebbene la strada all’inizio sia in discesa so benissimo che sarebbe sbagliato iniziare a tutta e farsi prendere dall’impeto della partenza, mi amministro e mordo il freno. Voglio fare così, almeno fino al 12° km, forse fino al 15° per poi dare tutto nel finale, correndo in progressione, sempre se ce la faccio!
La strada scorre tranquilla e quasi subito riprendo le gli atleti delle retrovie della griglia precedente, che erano partiti qualche minuto prima. I primi km passano veloci così, in un attimo, arriviamo al 5° km, passo in 20’44’’ con 4.08/km di media… Non male, pensando di aver già passato un paio di salitelle. A questo punto la strada torna in discesa per qualche chilometro e mi preparo per la prossima salita che dovrebbe essere dall’8° al 9° km… Transito in tranquillità anche qui, mentre inizio il sorpasso di centinaia di runner in affanno… Penso che forse hanno tirato troppo e ora fanno i conti con loro stessi. Nel frattempo ecco il 10° km, passo in 41’41’’, con un parziale di 20.56, con una media di 4.10/km, sono soddisfatto visto le salite un poco più impegnative delle precedenti. A questo punto mi rilasso e faccio andare le gambe, ora è tutta pianura fino al mare. Qui ripenso a tutti i medi fatti nelle mie serate solitarie sulla riviera e a com’è molto più divertente correre in mezzo a sto casino di persone. Persone che continuo a superare con apparente facilità. Eccomi arrivato al 15° km, passo in 1h 01’56’’, con un parziale di 20’15, con una media di 4.07/km, bene, mi sono rimesso al passo dei primi 5 km. Nel frattempo comincio ad incontrare gente conosciuta, supero 3 persone dell’atletica di Montesilvano, Marco Da Fermo e, verso il 16°-17° il mitico Antonio DI MARZIO che sta facendo il suo medio in apparente tranquillità. Lo invito a finire con me, ma declina l’invito. Non insisto, tiro dritto. Eccomi arrivato sul lungomare di Osta, mi accorgo che c’è forte vento dalle bandiere poste sugli stabilimenti balneari e me lo troverò proprio per gli ultimi 2 km. Arrivato al giro di boa, mi trovo investito da un vento fortissimo che mi limita i movimenti, mi sembra di essere fermo. Noto che continuo a sorpassare gente, ma penso di non riuscire a fare un gran tempo. Maledetto vento, non ci voleva! Finalmente passo il 21, mi rimane un brevissimo tratto di strada, comincio a vedere il display dei tempi e mi accorgo che segna 1’26 e rotti, percorro l’ultimo pezzo a 3.45 e arrivo. Tempo finale 1h26’44’’, con una media generale di 4.07/km. Sono contentissimo, ho limato 2 minuti e tot secondi dal mio personale…. Mamma mia, ma possibile? Certo che è possibile, il buon Enzo lo aveva detto! E come al solito ha avuto ragione. Grazie Enzo, oltre che dedicarlo a me stesso, questo risultato lo dedico soprattutto a te…















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è ora di correre

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