martedì 22 giugno 2010

Non esiste un'autorità per l'allenamento ed è per questo che occorre molta attenzione!

Molti appassionati mi chiedono cosa fare per allenarsi bene senza subire traumi!.
Forse se prima era difficile far capire che l'allenamento è un processo pedagogico complesso e scientifico ora , con l'avvento del doping e con l'individuazione degli atleti dopati rimane più chiaro questo concetto!.
Le mie esperienze in seno alla mia ex società , l'Aterno Pescara, nelle prime attività  da tecnico per giovani atleti ed anche per  giovani calciatori, grazie alla mia grande passione hanno permesso di trasmettere il meglio dei metodi acquisiti  nei vari corsi di aggiornamento e nelle esperienze fatte da atleta nazionale negli anni sessanta prima e durante la mia avventura nel centro atleti dei Carabinieri di Bologna.
Sono cresciuti dal mio numeroso gruppo di podisti campioni stagionali italiani quali Luca Angelozzi, con record stagionale nei 2000 siepi con 5'49", Antonio Marchionne record stagionale italiano con 1'51"6 negli 800m. allievi e Guido Mariani , campione italiano nei 2000 cadetti con 5'45" e con il record regionale nei 1500m.juniores con 3'45" .
I vari guru del momento e gli invidiosi di turno in seno all'Aterno Pescara tra i tecnici ed i dirigenti stessi , in primis, Il mio stesso ex presidente , tuttora con cariche nella Nazionale Fidal, non digerendo bene la mia attività e non gradendo la neo immissione della meritrocrazia per i compensi da erogare ai tecnici più efficienti, hanno pensato bene di allontanare tali operatori migliori e ristabilire il qualunquismo e l'opinionismo che tuttora regna idisturbato nella nostra regione. Ecco perchè la nascita dell'Atletica 2000 Pescara a cui  io appartengo insieme a tanti altri master dopo l'abbandono dall'Aterno Pescara.
Si vociferava che agli atleti non occorreva caricare di ottimi  lavoro e che sarebbero bastati soltanto alcune sedute settimanali per farli diventare campioni.
Qualche guru scelto dai baroni dei  suddetti indirizzi intanto mostrava l'efficienza delle loro teorie e nacquero metodi di  allenamento poco chiare e mai fatte conoscere alla luce del giorno nelle opportune sedi federali.
Dunque crescita di dubbi risultati e banalizzazione dello sport.
Ma fù la squalifica di due abbruzzesi, Petrei e Di Cecco a far fermare la mano criminale di tali fautori dell'allenamento.
Ad  essere vittime designate, però, sono state soltanto gli atleti mentre i responsabili di tali indirizzi tecnici e chimici sono ancora in mezzo a noi e regnano ancora indisturbati!.
Non esiste una libertà di manovra seria che si possa portare avanti perché possa far nascere  una vera coscienza sull'allenamento o una presa di posizione federale in tal senso!
al processo pedagogico concorrono mezzi scientifici bioenergetici specifici per ogni disciplina; occorre allenarsi bene per creare presupposti di crescita naturale e stereotipi di tipo dinamico sempre soggetti a miglioramento.
Ecco perchè io dissento qualsiasi iniziativa tecnica presa dall'Alto in un comitato dove le regole rimangono sempre le stesse ed i responsabili continuano ad operare in maniera del tutto indisturbati.

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è ora di correre

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