martedì 25 maggio 2010

LA FAVOLA AHMED SUBISCE UNO STOP

Come si fa a non apprezzare il sacrificio che fa un ragazzo che viene dal nord Africa, che corre per pagare l'affitto e per mangiare e che ,  per l'amore che ha per la cara sua mamma, via, prende l'autobus che lo porta a Roma e a Fiumicino prende l'aereo per recarsi in Marocco.
Ma che dire del suo immenso sacrificio e della sua stessa vita che non volendosi arrendere lo porta alla sua grande passione! la corsa, e dell'amore che ha per la sua cara mamma, che dai suoi racconti, è fiera di lui e di quello che fà anche per lei e la sua famiglia.
Ahmed!, ti auguro che la tua cara Mamma possa guarire presto ed io prego il Signore che possa intercedere.
Tu sei per lei e per i tuoi fratelli la loro salvezza, quel muratore che si alza alle cinque del mattino e ritorna alle cinque di sera e che, stanco com'è, si infila un paio di scarpe e via l'allenamento .
Ahmed!, spero che tu possa  riportare la bella notizia della guarigione di tua madre e che tu possa continuare a sognare qui da noi, così come si conviene ad una persona come te, che, pur scegliendo un lavoro pesante, sa di presentarsi alla nostra pigra città, non come i più sfortunati continentali di colore che sono costretti a fare i vucumbra',  come uno di noi , un po' più fortunati, ma che però o fai un lavoro pesante o per te non c'è speranza.

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è ora di correre

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